Pare brutto dirlo, ma è passato più di un anno, caro Sergio. Ma come vedi alla fine siamo ancora qui.
Come ogni volta, da 38 anni.
Questa è la volta del corteo: quanti eravamo? Chissà, duecento? Trecento? Quattrocento? In fondo non importa molto. Quello che conta è che c'eravamo. Tutti, ameno con il cuore.
Il corteo inizia male, la minaccia di un attacco fa scattare troppi camerati verso il nulla.
Purtroppo la disciplina ci fa difetto, a NOI, che ne facciamo uno dei punti cardine dell'esistenza.
Vita degenere.
Dopo questo primo incidente si parte, fila per cinque, silenziosi, compatti, lentamente, tra quelle bandiere con la croce cerchiata sotto cui hai combattuto.
Sale la tensione nell'aria, l'atmosfera si fa irreale, la nostra marcia lungo le strade semideserte, i pochi passanti che ci guardano tra l'incuriosito e lo spaventato.
Non bastano a scardinarci le grida isolate di pochi stolti che non hanno rispetto nemmeno per i morti, non bastano.
Marciamo, e ad ogni passo aumenta la passione e lo sconforto. Il rammarico per una vita, la tua, stroncata troppo presto da una logica infame, che ha diviso e distrutto la migliore gioventù di una Nazione per favorire un centro politico indegno e parassitario.
Alla fine giungiamo sotto casa tua, camerata dai capelli lunghi.
Siamo tanti.
Ci stringiamo nella via con il cuore gonfio di amarezza e la mente vuota.
Ed inizia il rito
PRESENTE! Per non dimenticare ciò che è stato
PRESENTE! Per non arrendersi mai
PRESENTE! Per mostrare agli sciacalli la nostra passione intatta
Addio Sergio, combatti insieme a noi.
Come ogni volta, da 38 anni.
Questa è la volta del corteo: quanti eravamo? Chissà, duecento? Trecento? Quattrocento? In fondo non importa molto. Quello che conta è che c'eravamo. Tutti, ameno con il cuore.
Il corteo inizia male, la minaccia di un attacco fa scattare troppi camerati verso il nulla.
Purtroppo la disciplina ci fa difetto, a NOI, che ne facciamo uno dei punti cardine dell'esistenza.
Vita degenere.
Dopo questo primo incidente si parte, fila per cinque, silenziosi, compatti, lentamente, tra quelle bandiere con la croce cerchiata sotto cui hai combattuto.
Sale la tensione nell'aria, l'atmosfera si fa irreale, la nostra marcia lungo le strade semideserte, i pochi passanti che ci guardano tra l'incuriosito e lo spaventato.
Non bastano a scardinarci le grida isolate di pochi stolti che non hanno rispetto nemmeno per i morti, non bastano.
Marciamo, e ad ogni passo aumenta la passione e lo sconforto. Il rammarico per una vita, la tua, stroncata troppo presto da una logica infame, che ha diviso e distrutto la migliore gioventù di una Nazione per favorire un centro politico indegno e parassitario.
Alla fine giungiamo sotto casa tua, camerata dai capelli lunghi.
Siamo tanti.
Ci stringiamo nella via con il cuore gonfio di amarezza e la mente vuota.
Ed inizia il rito
PRESENTE! Per non dimenticare ciò che è stato
PRESENTE! Per non arrendersi mai
PRESENTE! Per mostrare agli sciacalli la nostra passione intatta
Addio Sergio, combatti insieme a noi.