venerdì 14 dicembre 2007

Trentino, terra divisa

Tratto da Trentino Libero Bolzano, 12 dicembre 2007. - “Caro Turista, benvenuto nella Terra dell’Apartheid”, così titola un volantino distribuito, nei giorni scorsi nel capoluogo altoatesino, da Unitalia, il Movimento di Donato Seppi. . I più non sanno, e tra questi, moltissimi nostri connazionali che raggiungono l’Alto Adige per il tradizionale appuntamento dei “mercatini natalizi” o delle “settimane bianche” che in questa terra, unica realtà europea, e forse mondiale, esiste una divisione “razziale” dei cittadini. E’ il famigerato “gruppo etnico di appartenenza” a cui si accede obbligatoriamente (pena l’esclusione dalla concessione di aiuti sociali ed economici come l’accesso alle case popolari) mediante un’auto schedatura chiamata “censimento etnico”, che obbliga tutti i residenti, che hanno raggiunto il quattordicesimo anno di età, ad “entrare in una gabbia etnica”. Il risultato è “la proporzionale etnica”, utilizzata in modo “razzistico” nel pubblico impiego, dove non si accede secondo il merito, ma secondo la consistenza del gruppo etnico di appartenenza (cittadini di lingua tedesca, italiana e ladina). Inoltre, qui e solo qui, rispetto al resto d’Italia, è negato il diritto di voto ai cittadini che non abbiamo maturato almeno quattro anni di ininterrotta residenza. Nel pubblico impiego è prevista per qualsiasi mansione, anche la più umile, e a prescindere dal rapporto diretto con il pubblico, la conoscenza della lingua tedesca. Ecco allora il “bilinguismo obbligatorio ad ogni livello” I risultati di queste norme aberranti, contenute nello statuto di autonomia, hanno causato insopportabili livelli di pulizia etnica.
Ecco i dati.
Anno 1971 cittadini di lingua italiana 137.759 pari al 33,3% della popolazione
Anno 2001 cittadini di lingua italiana 113.494 pari al 25,5% della popolazione
Saldo negativo 7,8%
Anno 1971 cittadini di lingua tedesca 260.351 pari al 62,9% della popolazione
Anno 2001 cittadini di lingua tedesca 296.461 pari al 64,0% della popolazione
Saldo positivo 1,1%
Anno 1971 cittadini di lingua ladina 15.456 pari al 3,7% della popolazione
Anno 2001 cittadini di lingua ladina 18.736 pari al 4,0% della popolazione
Saldo positivo 0,3%
In trent’anni oltre 24.000 cittadini di lingua italiana in meno; oltre 36.000 cittadini di lingua tedesca in più; oltre 3.000 cittadini di lingua ladina in più. Ecco dimostrato inequivocabilmente il risultato della “pulizia etnica” in Alto Adige, a danno del gruppo italiano, nell’indifferenza totale e senza esclusioni della politica nazionale. Il volantino termina con l’ appello alla solidarietà verso gli operatori di lingua italiana che svolgono una attività commerciale o artigianale in Alto Adige. “Turista italiano spendi i tuoi soldi presso chi espone merce italiana, in negozi con l’insegna italiana. Frequenta ristoranti, pizzerie e alberghi italiani”
Da parte nostra, il pieno appoggio all’iniziativa, con l’invito ai nostri lettori di diffondere, tramite la rete, o nell’ambito delle proprie amicizie, l’appello alla “solidarietà italiana” per l’Alto Adige italiano.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sapevo che gli italiani nel trentino se la passassero così male. Peccato che i fatti qui contenuti e ben documentati siano poco noti. Anzi, non se ne parla affatto in giro. Si strombazzano i presunti diritti dei forestieri e nulla si accenna e si fa per sostenere i nostri connazionali.
Ciao e auguri per il tuo blog.

DerWerwolf ha detto...

Il problema Marnie è che l'informazione in Italia è sempre pilotata verso argomenti inoffensivi, in modo tale che le persone comuni siano più simili ai politici: senza contatto con la realtà.
Altrimenti come farebbero a prenderci per il culo così?

Grazie del commento e degli auguri ^^

Anonimo ha detto...

Il fatto è che l'Alto Adige è sempre stato abitato da gente di cultura germanica, e la regione si è trovata inglobata nel territorio italiano senza che fosse presa in considerazione questa diversità etnica. E così gli altoatesini si sono sempre sentiti stranieri a casa propria. Poi, con l'Anschluss dell'Austria e di tutte le terre di lingua tedesca da parte del terzo Reich, anche loro speravano di essere incorporati nella "Grossdeutschland" e invece Hitler gli ha tirato il bidone, lasciandoli all'Italia perchè ci teneva all'alleanza con il duce.
Ora... io non voglio certo difendere gli altoatesini che trattano gli italiani come merde, e so che ce ne sono perchè quella zona la conosco bene; so che un razzismo anti-italiano esiste, ma ne capisco le ragioni e non mi sento di avercela con loro. Anzi, ragionano come dovremmo ragionare noi nei confronti degli immigrati.
Ma in fondo, io parlo da friulana e da mezza-tedesca... quindi la mia opinione può sembrare di parte...

DerWerwolf ha detto...

Sì ma quando Hitler ha fatto l'annessione con l'Austra sono stati presi accordi bilaterali in modo che chiunque volesse trasferirsi nel Reich potesse facilmente farlo prendendo la cittadinanza tedesca ed il governo italiano non si sarebbe opposto. Quindi quelli che sono rimasti erano consapevoli della loro scelta di essere Italiani.
Senza contare che l'Austria non li vuole, nonostante continuino a proporre referendum per l'annessione del Sudtirol all'Austria. Quindi non c'è niente da fare, mantengano la loro cultura e tradizioni tedesche, ma quello è territorio italiano.

Anonimo ha detto...

Lupo Mannaro,
dunque è un grande abuso da parte dei tedeschi sottomettere gli italiani, vessarli e osteggiarli in ogni modo.
Gli italiani non hanno qualche loro rappresentante nel nostro parlamento? Se si, perchè non si cerca di rimuovere questa innaturale situazione?
Misteri d'Italia!
Ciao.

DerWerwolf ha detto...

Diciamo che non si arrendono mai e persistono nella loro idea di una riunificazione (non voluta) con l'Austria. Il Trentito però è una regione a statuto speciale, proprio per il suo biculturalismo, quindi fondamentalmente si autogestisce ed il parlamente non vuole metterci il naso per non avere casini.
Si sa che i nostri cari parlamentari cercano sempre di evitare i casini, soprattutto con questa legislatura che rimane in piedi per intercessione divina. Brutto mondo...