venerdì 7 dicembre 2007

Apatia portami via

E rieccoci qui. Ho appena letto che il Censis ha etichettato la società italiana come "Una mucillaggine, un insieme inconcludente di pulsioni individuali che nn dà spazio al collettivo, è ripiegata su se stessa e non guarda il futuro".
Bene, ottimo, sono proprio contento. Meno male che è arrivato il Censis ad dirmelo perchè altrimenti non ci arrivavo proprio. Ero proprio convinto che gli Italiani fossero un popolo unito, laborioso, onesto, con una visione sana della vita e del mondo.
Poi ho guardato il calendario: Oh mio Dio, siamo nel 2007 non nel 1930!!!
Ora parliamone seriamente. Sono stanco di tutti questi studi, commissioni, sondaggi imbecilli che ci ripetono fino allo sfinimento che siamo dei cretini incompetenti. Ci si mette pure la classe politica a darci dei bamboccioni, NOI, che tutto sommato lavoriamo, mentre LORO non riesco ancora a capire quale lavoro importantissimo e difficilissimo facciano per meritare quello stipendio. Ah già, guidano il paese.. Dritto nella merda, di solito..
Bisogna dire che vuoi per via delle continue delusioni della prima e seconda e terza e quarta e quinta e centesima repubblica, vuoi per la grande conclusione del movimentismo di massa, vuoi perchè destra e sinistra ormai non esistono più e sono tutti dipendenti delle lobby di potere, vuoi perchè votare ormai ha un'importanza relativa, alla fine di tutto il succo è questo: la gente comune si veramente rotta.
E fin qui niente di male.
Il problema è che sono stanchi di bufere politiche e polemiche inutili e si sono fondamentalmente divisi in due grosse categorie. I poveri illusi e gli sfiduciati.
I primi sono quelli che periodicamente si fanno riprendere dalla febbre e dalla speranza all'arrivo di un "nuovo" personaggio alla Ualter Ueltroni o all'annuncio di un "nuovo" nome tipo Partito dei cretini della Libertà. Sistematicamente le loro speranze vengono distrutte e tornano nell'anonimato in attesa di un qualcosa di "nuovo".
Gli sfiduciati, invece, ormai se ne fregano di tutto e tutti, si lamentano di tutto e tutti, vivono la loro vita dicendo frasi come "le cose devono cambiare" e "non si può andare avanti così" e poi non fanno rigorosamente una mazza.
Lo scontento generalizzato è continuamente imbrigliato su canali inoffensivi che possono variare dallo shopping inutile all'accanirsi contro il capro espiatorio di turno, il tutto condito di propaganda ultrapacifista, antiprotesta, antiviolenta, politicamente correttissssssssima che porta a bollare come criminale chiunque manifesti dissenso in maniera diversa da un'inutile raccolta firme o una altrettanto inutile lettera aperta al segretario di turno.
E' un serpente che si morde la coda.
Bisogna fare in modo che le persone si riapproprino della loro forza, dare loro un'idea delle loro potenzialità, fargli scordare ed accantonare idiozie quali "è maleducato mettersi ad urlare sotto il palazzo del comune": ma se il comune ti sta dissanguando io oltre ad urlare prendo a calci in culo ogni assessore.
Ogni patriota spera un giorno di poter fare le pulizie di primavera con i politici indegni e di iniziare una nuova epoca di buon governo e di dignità. Bisogna diffondere questa speranza a tutti, senza demagogia ma solo con la buona volontà. Senza manovre eclatanti e ridicole come il VaffaDay, ma con un lento e costante lavorio di convincimento delle coscienze e di risveglio del desiderio di Nazione.

Parole per combattere

1 commento:

Anonimo ha detto...

Lupo Mannaro,
il guaio è che la gran parte delle coscienze degli italiani si sono assopite, prendendo l'esempio dall'alto! Altre vanno in ordine sparso.
Ci sono quelle che si adattano a tutto e dicono pure che tutto va bene. Ci sono quelle che vorrebbero buttare tutto all'aria e rifare una nuova Italia con nuovi uomini e nuove idee. Sarà difficile accontentarle. Poi ci sono quelle che se ne fregano di tutto e tutti e girano la testa dall'altra parte, dicendosi francia o spagna purchè se magna. Si vede che questi sono di buon appetito! In questo modo non si sa come venirne fuori. Far governare bene l'Italia è un'impresa ardua. Ho l'impressione però che sia la magistratrura a volersi porre alla guida del Paese. Sarebbe una tragedia peggiore. Intanto si soggiace nella melma. Speriamo ancora per poco.